In questo articolo Wired nota come le Playmate di oggi siano più simili a dei cartoni erotici giapponesi che non a donne reali. Per dirlo si basa sulle misure dei corpi dal 1953 al 2009 . Il risultato è che tanto le donne “umane” sono in media più rotonde quanto le figurine di playboy sono in media più sottili e con tette spropositate. Come negli anime e nei manga. Perché dovrebbe essere questo l’ideale di donna? “We don’t think evolution can explain this phenomenon.”
Michela Murgia cerca risposte nella sua Antropologia pornografica; certo è che rifarsi le tette può generare mostri. Per evitarlo il nostro sottosegretario alla salute vuole vietare le protesi minorili. Intanto il personaggio più seguito della nona edizione del Grande Fratello è, sappiamo chi.
Per le nostre strade campeggia una pubblicità dove un paio di ragazze sembrano gradire l’abuso di potere e le molestie di due poliziotti brasiliani. C’entrerà qualcosa? Forse una donna-fumetto cui piace essere sottomessa è più rassicurante di una donna-di carne cui piace essere ascoltata. Gli uomini del marketing lo sanno.