Danza Salomè, danza per me

Io ieri ero al Salone del libro e, giustamente, ho comprato un dvd. Poi stavo per comprarne un secondo ma mi son detto – dai, no. Non esageriamo. Questo qui, che poi non ho comprato era Salomè di Carmelo Bene, un lungometraggio del 1972, con musiche di Schubert, Sibelius, R. Strauss e, soprattutto, il Requiem di Brahms. Che se uno non lo conosce, il requiem di Brahms, poi, dopo aver visto Salomè, mi sa che è difficile che se lo dimentichi.

Le cose come il Salone sono una specie di bolla che uno c’è dentro e si dimentica di leggere i giornali e di guardare i tiggì. Poi riprendi al solito e sei al bar a fare colazione e guardi le prime dei giornali. Ché nella maggior parte dei casi il lunedì è un giorno che c’è poco sui giornali, a parte il calcio. Oggi invece c’era il candidato alla presidenza del partito socialista francese e direttore del Fondo Monetario Internazionale arrestato e accusato di stupro. Poi, dopo colazione, siccome è anche giorno di votazioni sono andato a votare. E mentre andavo sentivo la radio e c’erano ospiti che discutevano di sesso e potere, di fisiologia maschile contro cultura femminista, di rivoluzioni e complotti e io ero un po’ confuso, finché non ho ricominciato a pensare a Salomè.

Benozzo Gozzoli, “La danza di Salomé”, National Gallery of Art, Washington

Salomè è un’opera di Oscar Wilde, scritta in francese, pubblicata nel 1893, che debuttò a Parigi nel 1896. Quando il Signor Wilde era in prigione per “grave oltraggio al pudore”. Nel Regno Unito l’opera, l’ultima scritta da Wilde per il teatro, sarà rappresentata solo nel 1931, quando cade il bando che la vietava perché “pornografica”. Ora vorrei stare qui un bel po’ a parlare di episodi biblici, illustrazioni liberty, grandi attrici in tempi di liberty che interpretarono episodi biblici e pure di Lou Salome che fece innamorare Nietzsche e cambiò il nome di Rilke, ma svierei dal mio argomento che è «chissà cos’è successo in quella stanza d’albergo di New York?».

E l’unica cosa che rende l’idea di cosa può essere successo è l’Erode di Carmelo Bene, quello che voleva impedire a Gesù di resuscitare i morti,

che ripete e ripete: «Danza Salomè, danza per me. Ti darò tutto quello che chiedi, ma danza per me».

Finché lei non gli chiede la testa del Profeta, e lui – contro tutti i consiglieri – gliela concede, purché inizi a spogliarsi.

2 thoughts on “Danza Salomè, danza per me

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.