Sulla serietà

Stamattina, dopo aver portato mio figlio a scuola, ero di ottimo umore. In macchina, ascoltavo una delle mie canzoni preferite, L’anno che verrà di Lucio Dalla, e canticchiavo e mi piaceva sentirmi canticchiare. Poi, con la macchina mi sono un po’ spostato perché c’era un macchina dei vigili del fuoco parcheggiata in mezzo alla strada, e superandola mi sono accorto che era parcheggiata così per fare scudo a una signora sdraiata per terra. La signora aveva un foulard a pois bianchi su fondo nero e l’acconciatura che hanno le signore quando si vestono bene per andare a fare la spesa. Un vigile le teneva una mano sotto la nuca in modo da tenerle leggermente sollevato il capo, in modo che il capo non toccasse l’asfalto della strada. Sulla strada, forse proprio dal capo, veniva un rivolo di sangue. Come quei rivoli di sangue che si vedono nelle fotografie dove c’è la guerra, ne ho viste di recente dalla Siria, ma questa era proprio dentro la mia macchina, mentre canticchiavo Lucio Dalla ed ero di ottimo umore. Mi sono fatto subito serio.

Ci si fa seri in fretta davanti all’eventualità della morte.

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