Padre di figlio maschio

La prima cosa che ho pensato, quando ho saputo di mio figlio, è che non ero in grado di diventare padre. La seconda cosa che ho pensato, quando ho saputo che mio figlio sarebbe stato maschio, è stata – Mal che vada giocheremo a pallone. Poi sono uscito e ho iniziato a cambiare pannolini, non è difficile.

Se chiedi a una mamma che cosa vuole dal crescere un figlio maschio probabilmente parlerà di emozioni. Educazione delle emozioni, consapevolezza delle emozioni, gestione delle emozioni, felicità delle emozioni, protezione delle emozioni. Non so, mi immagino. Mi immagino che se chiedi a una mamma ci siano un sacco di emozioni. A me invece se chiedi cos’è che serve per crescere un figlio, per fare il padre di un figlio maschio, non ti saprei rispondere, in generale. Però ti potrei dire cosa ho usato io, cosa è servito a me. Un ago per gonfiare i palloni.

Nella mia esperienza di figlio quando i palloni si sgonfiavano restavi sospeso tra le forze del destino. Per esempio i benzinai. Dovevi andare da un benzinaio e chiedergli se per favore ti gonfiasse il pallone, ma non sapevi mai come ti avrebbe risposto o se avesse l’ago. Altrimenti dovevi giocare col pallone sgonfio, sperare che quel pallone morisse di morte sua e che le leggi del mercato che governano il mondo degli adulti te ne portassero un altro, sano. Anche quello si sarebbe corrotto: coll’uso il pallone si consuma. Pure col tempo si consuma: se non usi il pallone, per preservarlo, per evitare che si sgonfi fai uno sbaglio perché si sgonfierà lo stesso, anche stando inusato in un angolo. Non usarlo non vale a proteggerlo dall’asfissia del tempo.

Ecco cosa faccio: sono l’argine alle forze ineluttabili, sono il rimbalzo della corruzione: gonfio palloni. Sono il custode  dell’ago. Lo tengo in un cassetto insieme ai documenti di identità e alla tessera elettorale, alle foto di lui bambino, di me che mi laureo e a delle bollette del telefono vecchio che non so perché siano lì, dovrei buttarle. Prima di uscire, d’estate o d’inverno, sento quella voce che dice – Papà questo è sgonfio, lo gonfiamo? – Certo, e via con la pompa. Fuori ci mettiamo a correre dietro al pallone. Così può aver luogo la funzione paterna, quella di dire – Raggiungi il pallone, quando lo raggiungi facci qualcosa, non aver paura.

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