La scomparsa del lavoro

Ho letto questo articolo Cosa succede quando i robot eliminano tutti i posti di lavoro.

Mi piacerebbe recuperare un passaggio di Thomas Bernhard in Estinzione dove parla della scomparsa del lavoro. Un passo bellissimo a proposito del fatto che «Nessuno lavora più in Europa». Un paragrafo che sulle prime mi era sembrato notevolmente iperbolico e ora mi pare minuziosamente esatto.

Qualche settimana fa ho fatto delle domande a Paolo Nori e una delle domande cominciava così

Una volta hai scritto:
«Mi sembrava che noi, mi era venuto in mente, fossimo stata la prima generazione che, se ci davano un lavoro, non era perché c’era bisogno, ci facevano un favore».

Tu sei del ’63. Per quel che ne vedi come ti sembra che sia la relazione con il lavoro di uno nato, per esempio, negli anni ’90? (o anche negli anni ’80, ammesso che ci sia una differenza).

«Mi sembra che non sia cambiato molto, rispetto a noi degli anni ’60, se non il fatto che con noi degli anni ’60 c’era questa strana abitudine che, quando lavoravamo, ci pagavano».

(l’intervista intera a Paolo Nori si può leggere qui.

La scomparsa del lavoro, parte seconda,
La scomparsa del lavoro, parte terza.

Una risposta a “La scomparsa del lavoro”

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