È stato un lungo pigiama party

Dici: “conflitto di interessi” e sei subito nel pigiama del 1994, al tavolo della colazione, con i tuoi genitori, quando il lungo salto in avanti stava per cominciare.

Andre Agassi aveva appena cambiato allenatore. Brad Gilbert gli aveva detto che doveva smettere di provare a fare di ogni palla una palla vincente. Che a pensarci adesso questo che Brad Gilbert, il nuovo allenatore di Andre Agassi, diceva ad Andre Agassi nel 1994, era il tentativo di risolvere il problema della pressione. La pressione è il mio tennis quando va male, dice Agassi. Sembra la prova della teoria della mente in stato di grazia. Non devi avere troppa pressione addosso per fare bene qualcosa, devi lasciar fluire. Chiedilo ai pianisti, mica pensano a ogni nota. Mica vogliono di ogni nota fare una nota vincente.

Dice decreto del Presidente della Repubblica n. 361 del 1957, non puoi candidarti – e dunque essere eletto – se sei vincolato con lo Stato “per concessioni o autorizzazioni amministrative di notevole entità economica”. Tipo le frequenze tv. Oscar Luigi Scalfaro alla Presidenza della Repubblica, Massimo D’Alema alla Bicamerale.

A quei tempi tutti volevamo essere Andre Agassi, coi completi sparati e fidanzati con Miss Laguna Blu. Nessuno voleva essere Dave Grohl, chi lo sapeva che sarebbe diventato un frontman vincitore di Grammy.

Nel 1994, a quel tavolo della colazione, quando ancora abitavo con i miei genitori, mio padre alza la testa dal giornale e dice -è morto quel cantante che piace a te. Andre Agassi vince il suo primo US Open. Siamo cresciuti con molta pressione addosso.
Provateci voi ad avere “conflitto d’interessi” come madeleine adolescenziale.

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