«Mi intendi? Non si tratta di godersela» È la distanza a strapparci le braccia: ci agitiamo molli dentro lunghe, silenziose, immobili pause (la testa schiacciata dalla pressione, l’assetto tale da sopportare, e non da fendere, il sonoro e solenne peso cubico di tutti gli oceani), come molluschi avvolti dalla notte nera dell’acqua definitiva. Niente accade, […]
Categoria: Ranieriadi
Le cose che faccio quando non mi vedi
Quando sono sotto la metropolitana, e sto aspettando il treno già da qualche minuto, e persino l’ansia di arrivare in ritardo mi ha annoiato, così come il quarto rewind dell’ultima traccia nell’iPod, mi metto a immaginare un attentato. La palla di fuoco di solito arriva dal verso della metro (sinistra) e corre velocissimamente lungo il […]
Subspazio – anamorfosi dell’eros digitale
Una volta io e diego siamo rimasti fuori, dentro il Salone del libro di Torino. Pochi minuti prima passeggiavamo contenti, quasi del tutto appagati dall’analogico, nella sua forma culturale (libri) e in quella, più inafferrabile e misteriosa, delle nostre fisiologie (corpo). Non mi prende il telefono, datorino, esco; ah, devi andare a scrivere su friendfeed […]
Cinema periferico: visioni estreme
Guidonia, multisala Planet. Visione di Seven Swords, interminabile, tipo 2 ore e un quarto. Dopo i primi 100 minuti, ogni dissolvenza produce sempre più cattiveria, quasi respirabile nell’aria. Alla fine, morto l’eroe o non mi ricordo chi cazzo, ne vengono bruciate le ceneri. Dissolvenza. La gente fa per alzarsi. No, niente, dissolvenza in entrata, sottotitoli […]
North by Northwest
Questo articolo è scomparso perché l’Autrice lo sta riscrivendo. È molto probabile che ricompaia in altra forma. [Le foto sono di Daniela Ranieri]
Frammenti del silenzio amoroso
Riuscissi a concentrarmi, il tempo che ci mette il linguaggio della mia bocca ad assomigliare al tuo desiderio sarebbe un tempo breve, preciso. Quella che vedresti per terra sarebbe la limatura tenue di quel tempo, non la grana grossa dell’averti pensato che ti porto in casa. È un lavoro: scavo per giorni, frollo con la […]
Vite perpendicolari
A Sampierdarena c’è una Chiesa, barocca proprio. Si chiama San Martino, oppure Santa Maria della Cella. Dentro, lo sanno bene gli stranieri e i professori di Storia dell’arte, c’è una pala, del Grechetto. Ogni volta che ci vado è chiusa, eppure continuo ad andarci, alla stessa ora. Oggi pure ci sono andata a quell’ora: chiusa. […]